ROCCA STELLATA

Location

Bondeno

Chronology

2016 - in corso

Client

Comune di Bondeno

Provided Services

Progettazione definitiva - esecutiva e direzione lavori

Dimension

330 mq

Rocca Possente, piccola fortezza dalla forma a stella in muratura databile al XV secolo, è ubicata in località Stellata, centro della porzione nord-ovest del territorio comunale di Bondeno a confine con le Province di Modena, Mantova e Rovigo. L’edificio monumentale che si collega al sistema fortificato di Ferrara (tanto da essere collegato alla tutela Unesco di Ferrara), si colloca all’esterno del vecchio borgo nell’area golenale del Po, oltre l’alto argine che separa l’abitato dal fiume, dalla cui sponda dista poche centinaia di metri.
Il sisma del 2012 ha colpito pesantemente la singolare Rocca che presentava profondi dissesti e lesioni sulle pareti esterne, sui paramenti interni – in particolare al piano primo – e all’intradosso ed estradosso delle volte. Inoltre la presenza dell’ingente carico della canna fumaria in chiave alla volta del piano primo – su cui insiste la copertura e che è stata oggetto di importanti interventi di trasformazione a metà degli anni ’70 del secolo scorso – ha prodotto un’importante azione di martellamento sulla struttura voltata sottostante (volta del piano primo) amplificando in tal modo gli effetti sismici.
Numerose lesioni si sono inoltre manifestate anche al piano di guardia in corrispondenza degli appoggi dell’orditura lignea principale.
Il progetto ha così dovuto prevedere complesse e diffuse opere di riparazione e di consolidamento.

Inoltre, la posizione fa si l’area sia particolarmente sensibile alle piene del fiume Po che avvengono ad intervalli sempre più ravvicinati. Gli effetti espongono la struttura all’azione delle acque e i locali della Rocca al piano seminterrato e primo vengono completamente allagati. Il progetto di consolidamento ha dovuto tener conto quindi anche di questo, non certamente secondario, aspetto e delle problematiche ad esso legate (strutturali, di accantieramento e fruizione dei locali).
L’accurata analisi del materiale fotografico rinvenuto anche presso chi al tempo (metà anni ’70) operò il restauro ha permesso di osservare come la difesa del manufatto all’acqua del fiume fosse tema già avvertito in passato tanto da comportare in antico l’adozione di finiture con strati di intonaco di buon spessore o a coccio pesto, oggi completamente cancellate. Questo per mitigare il tema delle infiltrazioni come riscontrato in altre opere militari collocate in aree umide.

L’importanza del manufatto, su cui sono state condotte una serie di indagini di una certa rilevanza, e la criticità dei danni ha determinato numerosi incontri con l’Ufficio Sisma della Regione Emilia Romagna e con la competente Soprintendenza finalizzati a discutere soluzioni progettuali migliorative/alternative, se non addirittura sperimentali che hanno portato alla presentazione del progetto in varie sedi (convegno a Cento 2017; Salone del Restauro, ecc.) ma anche alla realizzazione di modelli in scala reale come quello della complessa struttura metallica di consolidamento prevista a sostegno della volta del primo piano. Perciò gli interventi eseguiti hanno inevitabilmente conseguito un’immagine in parte nuova, che vede interagire nuove opere atte a sostenere la struttura fortemente traumatizzata dal sisma del 2012 con parti antiche recuperate secondo modalità “archeologiche” L’esecuzione del progetto è stata suddivisa in due stralci funzionali di cui il primo è in via di ultimazione.