Nel progetto per Villa Delfico lo spazio, organizzato geometricamente, è ritmato dalla presenza dell’acqua, che costituisce l’asse di simmetria, il filo connettivo di tutto il disegno, ma anche la traccia simbolica e l’elemento percettivo più importante.
Ad essa è affidato il compito di collegare visivamente e idealmente le regolari geometrie del giardino con quelle più libere e informali dell’orto botanico e del parco mediterraneo, fino ad arrivare alla grande vasca all’ingresso del nuovo Centro Culturale allusivo simbolo del mare così vicino ma invisibile dalla Villa. Il piccolo orto botanico rappresenta un micro-scenario dedicato all’ozio, alla pedagogia e alla scienza; si dispone ai lati di un’area pavimentata, arredata per la sosta con panchine di pietra e segnata anch’essa, come il giardino da un sottile taglio d’acqua che diventa filo conduttore di tutto il giardino.
Qui si conservano alcuni alberi secolari e si coltivano esemplari di piante proprie del paesaggio mediterraneo. Le nuove Barchesse, progettate sul sedime e con la stessa volumetria delle costruzioni porticate originarie, rappresentano un’interpretazione contemporanea delle forme e dei materiali della tradizione. I due nuovi edifici, dalle linee semplici e perfettamente simmetrici, sono in muratura intonacata e presentano un porticato a doppia altezza sul lato verso il giardino, memoria della struttura preesistente. I frangisole di legno, sottili lamelle che creano ombreggiamento sulle vetrate della facciata arretrata, e il rivestimento esterno, eseguito con lo stesso materiale, richiamano le persiane della Villa, di cui riprendono anche i colori.
Le Barchesse sono disposte su due piani e dotate di distesa estiva, uno spazio pavimentato in legno immerso nel giardino che le connette alla Villa, bordato da siepi per renderlo più raccolto. Quella settentrionale ospita la caffetteria, mentre la meridionale un piccolo ristorante funzioni indispensabili per il completo godimento di tutta l’area verde.