Il progetto è parte di un intervento più articolato voluto dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Etnoantropologico di Modena e Reggio Emilia che in accordo con l’Istituto d’Arte “A. Venturi” (in origine Accademia di Belle Arti dello Stato Austro Estense) e con la Provincia di Modena, ha messo in atto la schedatura, il restauro e il riordino delle collezioni rimaste dopo i danneggiamenti e i depauperamenti passati.
Il progetto architettonico interessa, in questa fase, solo il recupero della parte del piano terra che già con l’istituzione dell’Accademia era stata pensata quale luogo per l’esposizione pubblica delle opere dei “Premiati” (ossia i migliori allievi) ma poi trasformata in gipsoteca della scuola e destinata alla finalità didattiche della stessa. Luoghi resi dunque monumentali dagli interventi di primo Ottocento, che in tempi più recenti sono stati oggetti di frammentazioni, menomazioni, trasformazioni inidonee.
Il progetto, che ha preso avvio da un’analisi generale dell’intero edificio, ha l’obiettivo di restituire unitarietà a questi ambienti (che occupano una superficie di circa 135 mq) recuperandone le dimensioni originali attraverso la rimozione di tutto ciò che in questi ultimi decenni si è sovrapposto e che oggi ne ostacola la lettura e la corretta fruibilità. Il ritrovamento di questa dimensione e, soprattutto, qualità permette di ricollocarvi, con una nuova organizzazione attenta anche all’attuale didattica, una selezione della collezione di calchi accademici distinti tra pannelli a parete, busti e statue, venendo in tal modo a ricomporre la perduta “Galleria delle Statue”.