Il castello, datato al 1201, posto nel pieno centro di Formigine e dalla caratteristica forma a V molto aperta che aggrega più corpi uniti dalle mura che includono anche il parco ottenuto sulle rovine dell’antico borgo murato demolito, rappresenta un esempio di fortificazione medievale trasformata in residenza signorile. Le varie fasi sono ben distinguibili: alla fase medievale corrisponde la Rocchetta, ossia il nucleo fortificato caratterizzato da una doppia porta d’accesso; mentre il palazzo marchionale e la torre di guardia nordest coincidono con la fase rinascimentale. Il complesso ha subìto pesanti bombardamenti durante il Secondo conflitto mondiale a cui ha fatto seguito una parziale ricostruzione in “stile” e l’adattamento a sede municipale. Destinazione che nel tempo conseguì degradi ed interventi impropri. Alla fine del secolo scorso, avviando un dibattito che investì la città e favorendo ricerche e scavi archeologici sul complesso, l’Amministrazione Comunale decide la dismissione e il trasferimento della sede comunale in altro edificio realizzato ad hoc mantenendo nel castello solo pochi spazi istituzionali.

La decisione consegue il progetto di recupero e di rifunzionalizzazione del castello con interventi di consolidamento e di restauro che hanno permesso anche importanti ritrovamenti. Il Palazzo Marchionale, cuore del complesso, accoglie così la nuova Sala Consiliare, nonché spazi espositivi, di rappresentanza e un ristorante al piano terra; la Torre dell’orologio, il Corpo di Guardia, la Rocchetta e la torre sud-est sono scelti per l’innovativo museo del castello ideato da Studio Azzurro di Milano.

La lunga campagna di scavo condotta dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, riporta alla luce il borgo medievale in origine all’interno delle mura, nonché la chiesa dedicata a S. Bartolomeo, ora visibili, con cimitero circostante poi colmato insieme ai resti del villaggio. Di fatto il parco, conformato con gli interventi postbellici ad arena si è così arricchito di un percorso archeologico particolarmente suggestivo grazie al ritrovamento del fossato e della cinta muraria interna. Di recente il complesso castellano è stato oggetto di una fase di interventi manutentivi che hanno investito varie parti del castello e gli scavi archeologici.

PROGETTO SELEZIONATO PER LA MOSTRA:
LUOGHI DELL’ARCHEOLOGIA E USI CONTEMPORANEI
a cura di Margherita Vanore e Mauro Marzo – IUAV – Venezia-2010

Fotografie: Alberto Lagomaggiore